19 giugno 2025


Alla fine ieri ha diluviato verso le 17.00. Meno male che ero già arrivato. Ho osservato la tempesta che si scatenava seduto sotto la tettoia del bar. Alle 19.00 ho cenato e poi sono andato a riposare. Ero cotto. 

Oggi me la sono presa comoda: mi sono svegliato tardi, ho fatto colazione alle 8.00 e sono partito per una tappa breve che mi avrebbe portato nel Tavoliere delle Puglie.

All’inizio, attraverso il bosco, sono salito al parco eolico di Celle di San Vito, per poi discendere lungo la strada. Il sole splendeva in cielo e io ero contento. Man mano che scendevo, l’orizzonte si apriva sulla meravigliosa piana. I colori e i paesaggi morbidi riempivano di meraviglia gli occhi.

Lasciata la strada principale ho svoltato a sinistra in mezzo ai campi. Mentre procedevo, l’asfalto è diventato sterrato e lo sterrato un sentiero appena accennato tra i terreni coltivati. Passando tra i campi di grano i moscerini continuavano a ronzarmi attorno e le punte delle spighe si infilzavano nelle scarpe: un fastidio sopportabile rispetto alla fatica dei giorni scorsi.

Verso le 11.40 ho mandato un messaggio ad Antonio: “Mi manca circa un’ora”. Infatti Troia era a pochi chilometri. Il sentiero appariva una striscia bianca che si snodava su per la collina: un colpo d’occhio fantastico. Più faticoso invece è stato percorrerlo fino in cima e arrivare dall’altra parte.

Alle 12.30 ero a Troia. Mi sono fermato a mangiare un gelato, ho attraversato il centro storico e mi sono diretto al B&B dove sarei stato.

Dopo essermi sistemato e riposato, sono uscito a esplorare Troia. È una città molto bella e vivace, con tante iniziative culturali che valorizzano il territorio e i suoi abitanti. Mi ha colpito la numerosa presenza di giovani e bambini per le strade. Ho assaggiato anche la Passionata, il dolce tipico a base di ricotta e mandorle: davvero squisito.